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Nel seguente articolo vengono forniti chiarimenti e indicazioni operative in merito alla corretta gestione delle anomalie nella numerazione delle fatture/note di accredito, alla luce della normativa vigente e delle interpretazioni dell’Amministrazione finanziaria.

QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO

L’art. 21, comma 2, lettera b) del D.P.R. 633/1972 stabilisce che:

“La fattura è numerata in modo progressivo per anno solare e contiene la data di emissione”.

Questo obbligo è finalizzato a garantire la tracciabilità e univocità dei documenti fiscali emessi. Con l’introduzione della fatturazione elettronica (obbligatoria dal 2019 per la generalità dei soggetti IVA, ai sensi della Legge 205/2017, art. 1, commi 909-916), il Sistema di Interscambio (SDI) assicura intrinsecamente il controllo sull’unicità del documento, attenuando l’impatto di eventuali anomalie formali nella numerazione.

La Risposta n. 505 del 29 ottobre 2020 dell’Agenzia delle Entrate ha ribadito che la numerazione delle fatture deve garantire l’identificazione univoca dei documenti. In particolare, l’Agenzia ha sottolineato che:
“La numerazione progressiva delle fatture deve identificare la fattura in modo univoco ed evitare sovrapposizioni con altre fatture emesse dal medesimo soggetto”

Inoltre, è stato chiarito che:
“È ammissibile qualsiasi tipologia di numerazione progressiva che garantisca l’identificazione univoca della fattura, anche mediante riferimento alla data della fattura stessa.”

La presenza di salti nella numerazione, se non accompagnata da elementi idonei a far presumere l’occultamento di operazioni imponibili, configura una violazione meramente formale, non sanzionabile ai sensi dell’articolo 6, comma 5-bis del D.Lgs. n. 472/1997.

IMPLICAZIONI DELLE ANOMALIE NELLA NUMERAZIONE

L’emissione di fatture/note di accredito con numerazione non progressiva (salti di numerazione o numeri “fuori sequenza”) costituisce una violazione formale non sanzionabile, a condizione che:

  • non si verifichino effetti sull’IVA o sulla base imponibile;
  • la numerazione complessiva rimanga chiara e ricostruibile;
  • la motivazione dell’anomalia sia opportunamente documentata a livello interno.
INDICAZIONI OPERATIVE

In caso di anomalie nella numerazione delle fatture/note di accredito, si raccomanda di:

  • Predisporre un documento interno che attesti le ragioni dell’anomalia (errore umano, salvataggio di bozza non finalizzata, problema tecnico o altra motivazione applicabile);
  • Proseguire regolarmente con la numerazione successiva, senza tentare di “riempire” i vuoti nella sequenza;
  • Non emettere ulteriori documenti correttivi se l’unica irregolarità consiste nella mancata progressività numerica.
CASISTICA PARTICOLARE: DUPLICAZIONE DEL NUMERO

Nell’eventualità di duplicazione di un numero già attribuito a un documento trasmesso, il Sistema di Interscambio procederà allo scarto del documento con codice errore 00404 – fattura duplicata.

In questo caso specifico:

  • La fattura risulta “non emessa” ai fini fiscali;
  • Occorrerà procedere alla compilazione di una nuova fattura con numerazione coerente con la sequenza già in uso;
  • È necessario prestare particolare attenzione ai termini per l’invio per non incorrere in sanzioni.
CONCLUSIONI

Le anomalie nella numerazione delle fatture/note di accredito non comportano conseguenze sanzionatorie se gestite secondo le modalità sopra indicate. È tuttavia fondamentale documentare adeguatamente ogni irregolarità nella numerazione per garantire la massima trasparenza in caso di eventuali verifiche da parte dell’Amministrazione finanziaria.